L'intervista di Luglio: quattro chiacchiere con Davide di Doraetos Manga!

Per l’intervista di questo mese (uscita un po’ a ridosso delle vacanza estive) parliamo con Davide di Doraetos Manga. Il progetto “Doraetos Manga” è nato da poco e sono sicura che molti tra i nostri fan potrebbero essere intenzionati a parteciparvi. Ma partiamo con l’intervista; sarà un po’ lunghetta, vi avviso, però anche molto interessante!

Ciao Davide! Andiamo subito al sodo e parliamo del progetto: com’è nato e qual è l’idea di fondo?

Oh beh, l'idea di voler fare una "mia" rivista contenitore l'ho avuta quando frequentavo il forum di Mangaijin (Parliamo di 2006/2007 circa). Per chi non lo sapesse Mangaijin è stata la prima rivista contenitore italiana che adottò la formula delle riviste contenitore di fumetti giapponesi e destinata a ospitare i fumetti di fumettisti che hanno avuto influenze da autori giapponesi. Molti autori, quelli che alcuni chiamano "mangaka italiani", hanno esordito proprio lì (ad esempio i amici Giorgio Battisti o Gabriele Bagnoli). Dicevo, avevo delle mie idee di base che si sono concretizzate alla fine solo recentemente, grazie anche all'aiuto dei miei soci Massimiliano Cerruti e Orsetta Berni.

L'idea di fondo, dopo la "morte" improvvisa di Mangaijin, è di ricreare una rivista contenitore, e non solo, che dia il giusto spazio e la giusta visibilità ad autori italiani di talento che stentano ancora ad emergere come si deve nonostante le loro qualità tecniche e artistiche.

In pratica volete ricreare una rivista tipo “Shonen Jump”, “Cookie” o la vostra idea è diversa?

Esatto, ma siamo andati oltre. La rivista sarà anche uno spazio critico in cui si analizzerà tutto ciò che è legato al fumetto giapponese e orientale (ad esempio mi incuriosisce molto il fumetto cinese,il MANHUA, e sto facendo delle ricerche a tal proposito) e ospiterà anche dei romanzi illustrati (e altro, come si può leggere sul nostro forum). Doraetos Manga vuole essere soprattutto un laboratorio di sperimentazione fumettistica e letteraria: la rivista, il canale youtube e i nostri canali di informazione altro non saranno che i mezzi tramite i quali mostreremo i risultati del nostro lavoro.

La rivista sarà cartacea? Se online, raggiungibile a quale indirizzo?

La rivista per il momento sarà in formato digitale, scaricabile online e ovviamente gratuita. Però ci stiamo già ingegnando per portarla anche su carta. Per iniziare abbiamo abbozzato l'idea di dare a tutti i nostri soci delle copie digitali da far stampare e da dare in promozione alle fumetterie. Questo perché, è strano a sentirsi, ma la maggior parte dei lettori di fumetti non frequenta forum del settore o portali di informazioni per aggiornarsi.

Stiamo sondando anche delle strade per produrre Volumetti dei fumetti che ospiteremo cercando di contenere i prezzi (e sembra sia possibile abbattere i costi al di sotto dei 4 € per un volume di circa 150 pagine. Proprio in questi giorni mi attiverò per approfondire la questione).

Un'altra soluzione a cui abbiamo pensato è la Stampa dei volumetti o della rivista On-demand.

Quando uscirà il primo numero?

Il primo numero uscirà alla fine Settembre. Potrete leggerne un'anteprima col numero 0 in uscita l'8 agosto, subito dopo il termine del nostro Primo Concorso.

Parliamo di questo concorso. Come è strutturato?

Il concorso scade il 4 agosto, è aperto a tutti i fumettisti e illustratori professionisti e non. Si deve rappresentare sotto forma di illustrazione la nostra mascotte Quezal ( In forma Drago o in Forma Ragazza).

Tutti i riferimenti  per disegnare Quezal li potete trovare sulla nostra Pagina Facebook, nell’apposito Album, o nella nostra Galleria Deviant Art.

Inoltre anche chi non disegna può partecipare a un mini contest letterario.

Si deve scrivere qualcosa a proposito del significato della parola “Manga” (Nel senso cosa rappresenta per voi il Fumetto Giapponese), cioè quali sono le caratteristiche che deve avere un fumetto per essere definito a “influenza giapponese e/o orientale”. Si può scrivere anche i pregi e i difetti del fumetto Giapponese e tutto quello che vi viene in mente a esso correlato. 

Il nome della rivista sarà Doraetos Manga?

Sì, solo nel titolo useremo la parola "Manga" senza virgolette

Come mai hai specificato? All'interno sarà diverso?

Generalmente, salvo distrazioni o altro, useremo la parola tra virgolette. Questo perché Manga in giapponese vuol dire semplicemente Fumetto. Allora perché usare una parola straniera se esiste il suo corrispettivo in Italiano? Se si usa la parola Manga sembra quasi che esso sia un qualcosa di fatto diverso da un fumetto italiano o americano. Il fumetto è fumetto.

Quello che differenzia un fumetto italiano da quello giapponese sono le  scelte tecniche e le soluzioni grafiche adottate (oltre al substrato culturale che sussite), ma di fatto stiamo sempre parlando di una "narrazione a immagini e nuvolette".

Useremo la parola "Manga" tra virgolette per comodità. Perché se è vero che "Manga" vuol dire fumetto è vero anche che dietro alla pronuncia di questa parola noi intendiamo grosso modo una cosa del genere: Un fumetto che viene dal Giappone o un fumetto che ha uno stile di disegno e ecc che deriva dallo stile di disegno di un autore giapponese.

A proposito di <<manga>> e Giappone, quanto questa cultura influenzerà la vostra rivista? E in che cosa si discosterà?

Per quanto riguarda la rivista avere da parte nostra una certa conoscenza del background culturale del Giappone o della Cina non farà altro che fornire ai lettori una spiegazione di un argomento trattato in modo più chiaro e comprensibile oltre che dare approfondimenti su determinate tematiche che spesso emergono dai fumetti o che riguardano i fumetti.

Per quanto riguarda i fumetti che ospiteremo la nostra cultura sicuramente sarà un elemento che plasmerà, in una misura o in un'altra, i fumetti che gli autori proprio in questo momento stanno disegnano.

Ovviamente anche l'assimilazione di una cultura straniera, quale può essere quella giapponese, avrà i suoi risvolti. E proprio questo secondo me è davvero interessante, cioè vedere cosa potrà uscirne fuori da questo "esperimento alchemico fumettistico".

C'è qualche aspetto che non abbiamo toccato?

Direi la questione delle donazioni.

Parliamone!

Sì! La soluzione delle donazioni è strettamente legata allo scarso profitto che sono riusciti a ricavare generalmente questi "mangaka". In Italia la soluzione non è delle migliori, anche se a dire la verità la situazione sta migliorando rispetto al passato. L'ostacolo più grande ora come ora secondo me è sfatare che questi autori italiani non possano proporre un prodotto che possa rivaleggiare con altre pubblicazioni già presenti sul mercato.  In mancanza di un guadagno derivante dalla pubblicazione su carta grazie a qualche casa editrice, ho trovato che la via delle donazioni può essere una buona strada da percorrere (all'estero è già usata da tempo).

Doraetos Manga farà in modo tale da mettere lettore (donatore in questo caso) e fumettista/scrittore in diretta comunicazione. Mese per mese, per il momento, se al lettore piacerà il prodotto che sta leggendo potrà decidere se sostenere economicamente l'autore pagando il LAVORO che di fatto ha svolto.

Questa è una soluzione che conviene sia al lettore che all'autore: mettiamo caso che i donatori siano 500 e che tutti vogliano donare 1 € all'autore (tramite Paypal o Postepay). Vi potete rendere stesso voi conto dei vantaggi di questa soluzione...

Qualcuno mi ha detto a proposito di ciò che noi italiani siamo "furbi", cioè che tutti leggeranno e nessuno se ne infischierà di sostenere gli autori. Spero che potrete aiutarmi a sfatare questo luogo comune e di dare dimostrazione anche agli stranieri della qualità che possiamo proporre e dell'onestà che anima la maggior parte di noi italiani.

Come si potrà donare?

Preferibilmente tramite Paypal. Forniremo i dettagli appena uscirà il numero 1

Per il resto vi autofinanziate? Dietro c'è un associazione, un ente o solo un gruppo di persone appasisonate?

Tutto di tasca nostra, almeno per il momento!

Grazie a Davide per l’intervista, è stato davvero esauriente. Noi di Roba da Otaku facciamo un grosso in bocca al lupo a Davide e ai suoi soci e non vediamo l’ora di poter leggere il numero 0 della rivista!